NON ESSERE COSÌ

L'apparire e' più importante dell'essere
Il futile è più importante
del necessario
Lo stravagante è più importante
della normalità
Il frastuono è  più importante
del silenzio
L'eccentrico è  più importante
del sobrio
Il bello non ha più il significato
dell 'armonia ,
bensì , quello del contrasto,
del disuguale, dello scompiglio,
l'essenziale è attirare l'attenzione
su di sé .
Tutto ciò lascia solo vuoto
da ricolmare subito con altro vuoto.
Gesù ci ha accolto nella sua grande
umiltà ,e,a noi chiede la "banale" semplicità .
Per favore, tu, non essere cosi.

       Roberta Tresoldi

LA MIA ESTATE

Il sole raggiante
troneggia nell'azzurro terso.
La frizzante brezza
scompone le onde.
Immersa nell'acqua di cristallo,
gli occhi si perdono
in mille cerchi di luce riflessa.
Mi accompagna lo sciacquio dell'acqua
che giunge a riva.
Il sale tiene stretta tutta la mia pelle,
ed io so, che questa, è la mia estate

                           Roberta Tresoldi

Mi sono chiesta spesso che cos'è l'arte. Che cosa la fa diventare arte.
Bene, io la definirei così: l'arte è un atto d'amore assoluto portato a compimento, ovvero la sublimazione di idee trasformate in emozioni. Quando la tua emozione diventa emozione per gli altri, allora possiamo dire che l'arte parla un linguaggio universale.
Roberta Tresoldi

 

Autopresentazione di una pittitrice
Nella mia infanzia l'occupazione preferita era passare il tempo nel giardino di casa ad osservare fiori ed insetti, collezionarli e catalogarli, quasi che questo mi permettesse di entrarne in possesso.
Al di sopra di tutto mi affascinavano i colori e le forme, così, fin da piccola, incominciai a dipingere cose, oggetti e vedute.
Niente di ciò che facevo mi lasciava soddisfatta, tutto era sempre troppo lontano dalle forti emozioni che provavo ma era quasi un bisogno essenziale provarmi.
Ora son passati molti anni e mi accorgo che nulla, a riguardo, è cambiato, come se il tempo in questa visione non fosse affatto trascorso.
E' proprio vero che per certe sensazioni ed emozioni non si invecchia mai.
Eterna voglia di rimanere fanciulli? forse! ma è anche vero che nella fanciullezza è racchiuso il magico momento di un'intera vita.

Dedicato a coloro che saprò trasmettere anche una piccola emozione attraverso la mia creatività.
Roberta Tresoldi
 

Recensione
Le improvvisazioni e le sintesi di tempo e di spazio sono nelle opere di Roberta Tresoldi: artista che, nell'osservazione di ciò che la circonda, fa un'azione introspettiva che trasforma in racconti poetici di sfumature e segni che palesano il suo io. Nei suoi dipinti si avverte l'amore per la natura, che la porta a evocare scenari panteistici di profonda riflessione sulla società del consumismo.
Il tempo pare voglia fermarsi nei suoi ritmi di cromie, in un alternarsi di giochi, di consonanze e di memorie che, per l'artista, diventano paesaggi che si animano di descrizioni di vita, di colori che vestono le cose regalando gli scenari meravigliosi dei giardini dell'animo o delle coinvolgenti nebulose dei sogni. Gli aspetti narrativi prendono forma e fanno percepire la trasmutazione della materia e la metafora di ricordi idilliaci, nelle armonie d'impressioni fissate con sensibilità e con tocchi sfuggenti che lasciano segni quasi in evoluzione. In questo ritroviamo l'artista e il suo universo di merletti d'intrichi di cromie che rincorrono le correnti del pennello che traccia le sensazioni e le idee. Fluttuano le voci dello spirito nei colori di posidonie, di anemoni e coralli, spesso, strappati alle profonde praterie dei fondali.
L'ondeggio delle attinie, dai colori accesi che nei contrasti scuri raccontano di terribili insidie, crea una vibratilità di concenti tonali e di suggestioni. Qui gli scuri esaltano il digradare dei passionali rossi, dei viola dello spirito che s'illuminano nei gialli per perdersi nei mille blu viranti nei verdi della speranza di vita. Gli azzurri infiniti si confondono con quelli delle acque che si vestono di mille bolle luminescenti che si aprono in un viaggio di ombre.
Un percorso di toni costruisce la brezza che trasporta i profumi dei fiori o lo sciacquio delle onde che increspano il mare, sino alle sensazioni di malinconie acquetanti o di agitate turbolenze tempestose. La luce penetra riverberando nella vegetazione, inondandola di mille sfumature per creare incanti esaltati da tonalità più brillanti nei primi piani che s'incupiscono poi nei profondi anfratti. Gli strapiombi schiariscono nello spumeggiare della impetuosità delle tempeste che turbinano i giardini del mare negli abissi dove le gorgonie, dai molteplici colori, s'innalzano a ventaglio alla ricerca dei raggi di vita. Cantano di gioia le cromie che s'inseguono nelle linee dei soffi che muovono le praterie e i grovigli arborei, che hanno trovato dimora nei percorsi dei fondali marini, di boschi e di primaverili prati dai cespugli vivaci che diventano accordi e armonie dove trovano spazio le nebulose dell'universo pittorico di Roberta Tresoldi.
Federica Murgia